(si riparte)
Ottobre 2023 e ci risiamo pronti a ripartire di slancio con una nuova annata di semine che è gia tempo di programmare.
In soldoni cosa vuol dire: vuol dire che ho sentito il “seminante” per chiedere entro quando avrebbe avuto bisogno del seme da seminare; significa programmare di portarglielo di farlo entro la data che per lui è necessaria per programmare dei lavori che hanno scadenze elastiche ma specifiche che dipendono in primis dal tempo e questa per fortuna è arte del seminante perché io non saprei proprio come regolarmi. A ognuno il suo per fortuna.
Il seme deve essere “conciato”. In soldoni cosa vuol dire: che si applica un metodo naturale per poter prevenire una delle malattie più pericolose per il grano che è la carie. Il trattamento non ha nessuna garanzia di efficacia al 100% perché altrimenti non lavoreremo con la terra ma dentro ad un laboratorio dove schiacci un bottone, premi un iniettore, fai dei calcoli e tutto funziona come vuoi tu.
Dopo di che, caricheremo la quantità di seme necessaria in ben due campi diversi quest’anno e con due miscele di grani diversi e faremo due cose: in un campo metteremo il miscuglio urbano che da ben tre anni cresce in zona e sta dando ottimi risultati in termini di rese e lavorabilità e gusti e profumi; in un altro campo metteremo invece un miscuglio nuovo, cresciuto tra le braccia di alcuni amici, per vedere come si adatta ad una nuova zona di crescita e come si esprime il tutto per continuare a riprodurre seme per averne a disposizione in quantità che permettano semine future più abbondanti e considerando la follia climatica ormai palese, che possano tutelare la rete dei contadini che avrà seminato così che se da una parte le cose andranno male magari quello stesso grano altrove avrà più fortuna e potrà darci ancora pane e paglia per le pecore e crusca anche per le galline e una biodiversità che ci rende liberi e che sottrae terre all’agricoltura convenzionale convinti che anche una piccola goccia abbia un suo senso nel vasto mare.