Maggio in un campo di grano

I campi di grano seppur distanti pochi km l’uno dall’altro procedono su due strade molto diverse sulle quali l’acqua pare essere l’ago della bilancia.

Nel campo più vicino che chiameremo Tre Croci, è piovuto molto poco e l’escursione termica di Aprile non hanno fatto buon gioco. Il campo era stato prima coltivato con leguminose che giocano a favore della coltivazione del grano perché riescono ad arricchire il terreno in maniera naturale. Nonostante questo, il grano sta patendo e lo si vede sia dal colore, che dalla mancanza ancora di spighe che rispetto ai grani di altri campi che sono di varietà moderne lo fanno apparire sicuramente più indietro. Ma, il grano è pianta forte e se le piogge si presenteranno potra riprendersi in fretta. Per altro la cosa interessante sarà notare l’evoluzione di due campi non distanti seminati in periodi diversi. Il campo tre croci è stato seminato tra fine ottobre e inizio novembre considerato il periodo migliore per il seminante (salvo condizioni meteo troppo impervie).

Il campo di Ozzano invece è stato seminato precocemente perché a detta del seminante le semine precoci favoriscono una spigazione precoce che preserva il grano dalla mancata crescita a causa della siccità.

Ad oggi quella zona ha ricevuto più mm di acqua in modo sensibile e tutto questo ha favorito una crescita non solo differente ma palesemente rigogliosa dello stesso seme.

Anche in questo campo precedentemente c’era stata la presenza di leguminose che non avevano lavorato così bene tanto da produrre quindi il campo si può considerare un campo non solo ricco di nutrienti ma anche scarico di lavori e quindi maggiormente a riposo.

Che dire? In questo mondo climaticamente pazzo e nel quale l’agricoltura ha regole sia oggettive che soggettive che possono variare da campo a campo e da seminante a seminante, non ci resta che rimanere in attesa di ciò che verrà, anche perché se avessimo la fregola di voler accelerare qualcosa non potremo comunque farlo.

Non so cosa farà maggiore differenza ma so che sarà molto interessante continuare ad osservare.

Alla prossima

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