Un raccolto nasce nel momento della programmazione della semina e termina con la mietitura alla quale segue la fase di stoccaggio del grano in chicchi (la granella) che verranno poi macinati per diventare la farina che usiamo nei nostri pani a base di grano tenere, la Pagnotta in primis.
Nonostante l’agricoltura stia sempre più diventando un’impresa eroica che, soorattutto per le piccole realtà, sfida la tempesta rappresentata dal mercato e dai suoi costi ma anche dalle avversità climatiche, il raccolto è andato bene in entrambi i siti dove avevamo seminato che si dislocano tra Ozzano e la Val Cerrina (Basso Monferrato -Piemonte).
In entrambi i campi, abbiamo seminato mezzo ettaro di miscuglio di grani teneri Solibam nello stesso periodo che poi è stato anche quello del raccolto estivo. Il campo di Ozzano è cresciuto più rigoglioso di quello della Val Cerrina perché dal cielo in quella zona è piovuto di più, ma allo stesso tempo ha preso anche più vento poco prima del raccolto che è stato in parte coricato ma in modo da non impedire la trebbiatura e da un risultato più abbondante del previsto in termini di quantità raccolta.
In Val Cerrina invece, le spighe sono rimaste meno corpose e nel complesso più rade ma senza patire le sventolate estive quindi anche qui il raccolto è stato sano e quantitativamente molto buono.
Questa annata è stata caratterizzzata in nord Italia da assenza di pioggie quando più erano necessarie cioè nel momento della spigazione che è quando il grano mette il fiore che diventerà frutto, o da una presenza esagerata di piogge che in alcune zone hanno fatto dei veri e propri disastri (vedi Emilia Romagna) o creato problemi enormi in fase di raccolto che non poteva essere programmato nei giusti tempi o che è stato danneggiato appunto coricandosi a causa delle tempeste ormai tropicali che si abbattono in ogni dove (vedi Toscana, Marche ecc). In Piemonte la situazione è stata varia sia nelle zone che nelle manifestazioni ma, per fortuna, nei nostri campi è andato tutto liscio dalla partenza fino all’arrivo quindi respirone di sollievo e avanti tutta.
Abbiamo anche effettuato le analisi del caso da parte di un ente certificato di Torino che ha confermato che il raccolto è sano e quindi possiamo procedere a macinare e a testare la farina di questa annata che ci aspettiamo comunque differente da quella dello scorso anno. I miscugli di grani sono un’esperienza incredibile e interessante anche solo perché dalla loro composizione iniziale, nel tempo evolvono a seconda del luogo e delle condizioni nelle quali si trovano e quindi si trasformano e diventano altro rispetto alla loro costituzione iniziale. E questo fa sì che il nostro miscuglio di grani che evolve di stagione in stagione diventi sempre più nostro ogni anno che migra da un campo all’altro per poter crescere e fare il suo frutto.
Quest’anno, proprio a causa di condizioni avverse per alcuni amici panificatori/agricoltori, abbiamo messo a disposizione parte del nostro raccolto così fortunato per chi si trova con più paglia che spiga e siamo felici che questa avventura chiamata #paneurbano possa continuare la sua strada nel solco di una condivisione vera e reale fatta anche di partecipazione e mutuo soccorso qualora ce ne sia bisogno.
Come dice la sempre presente Michela Murgia “l’eroismo è la strada di pochi, ma la collaborazione creativa è un superpotere che appartiene a tutti”.
Settembre 2023 (a pochi giorni dalla prima macinazione)